LORIS LORINI

Attaccante
Nato a Sora (Fr) il 9 aprile 1988
Esordio in A: -

2001-02 ROMA A 0 0 0 0
2002-03 ROMA A 0 0 0 0
2003-04 ROMA A 0 0 0 0
2004-05 ROMA A 0 0 0 0
2005-06 ROMA A 0 0 0 0
2006-07 ROMA A 0 0 0 0
2007-08 FROSINONE B 0 0
88 2008-09 FROSINONE B

(legenda)

Era ancora in attesa del primo gol nel campionato primavera, ha scelto un’occasione decisamente importante per metterlo a segno, riscattando un prima parte di stagione con più luci che ombre. Nel settore giovanile della Roma su Loris Lorini hanno sempre puntato moltissimo: nell’ottobre del 2002, quando fu tesserato Vincenzino Sarno, il ragazzino più famoso d’Italia fu costretto ad una stagione da comprimario, visto che in attacco non mancavano certo qualità e piedi buoni. Lorini portava la maglia numero dieci, la fascia ai capelli oltre a quella di capitano, come piaceva anche al suo omologo della prima squadra, segnava e dava spettacolo, guidando i ragazzi dell’88 ad un passo dalla semifinale scudetto. Fu fatale l’Atalanta, ma quella che per molti viene considerata la migliore annata del vivaio bergamasco dovette attendere un gol in pieno recupero per sventare i supplementari e passare per differenza reti.

Nella stagione successiva fu promosso con una stagione di anticipo negli Allievi Nazionali, diventando nonostante l’anno di differenza il secondo marcatore della squadra con undici centri: dell’altro giocatore che insieme a lui era andato in doppia cifra, Daniel Anthony Sammarco, si sono perse le tracce dopo una stagione senza troppa fortuna in prestito alla Berretti del Latina. Nella stagione in cui era in età per la categoria, con tutte le carte in regola per diventare la stella della squadra, subì lo stesso destino che toccherà pochi mesi dopo a due colleghi più esperti come Alessandro Simonetta e Alessio Cerci, messi un po’ in ombra dallo straordinario rendimento del nuovo arrivo, il gigante bambino Stefano Okaka. Il duello a chi segnava di più fu lungo e appassionante, l’ex attaccante del Cittadella ebbe la meglio ma con il minimo scarto, quindici contro quattordici, bottino che entrambi ottennero in sole diciassette partite. L’esordio in Primavera era arrivato già alla prima gara della stagione scorsa: un quarto d’ora sul campo della Cisco, prendendosi a memoria con Cerci, ed avviando l’azione del pareggio giallorosso, prima di tornare a disposizione degli Allievi. Una manciata di panchine, lo scudetto primavera vinto rientrando nei ventidue portati a Lecce ma non nei diciotto messi in lista di gara, l’impatto vero e proprio con la categoria è arrivato in questa stagione, reso sin troppo brusco dai problemi fisici che hanno tenuto a lungo fermo Alessio Cerci, il giocatore che avrebbe consentito a De Rossi di inserirlo in modo più graduale.

Per il tecnico giallorosso il talento di Sora – uno dei veterani del pensionato di Trigoria – rende al meglio quando può giocare qualche metro dietro rispetto ad un centravanti di peso, più trequartista che punta vera e propria. Suo il primo gol della stagione, in Coppa Italia contro il Napoli: si andrò a prender un fallo sul versante sinistro dell’attacco, poi, sfruttando uno schema provato in allenamento, deviò in porta con l’esterno la battuta bassa di Grillo. Da allora più niente, fino alla gara di Pescara, la terza di fila giocata dal primo minuto, sbloccata intervenendo di piatto destro su un cross rasoterra di Giacomini. Una rete importante, che ha permesso ai ragazzi di Alberto De Rossi di uscire indenne da una trasferta affrontata con sei titolari indisponibili, contro l’unica squadra che aveva battuto i giallorossi in questo campionato. Buono per ripartire, lasciarsi alle spalle qualche mese non facile, e magari provare a riprendersi quella maglia azzurra che aveva vestito da bambino, dalle soddisfazioni con l’under 15 fino all’ultima convocazione, lo stage di ottobre 2004 che non bastò a convincere Francesco Rocca a portarlo all’Europeo under 17. (Francesco Oddi - 11 gennaio ’06)

La carriera in nazionale (figc.it)